Se conosci l'inglese:
"A History of Japan" in tre volumi di George Sansom, capolavoro della storiografia orientale e non;
I vari manuali di letteratura giapponese di Donald Keene (personalmente non li ritengo troppo accademici);
"Edo Culture: Daily Life and Diversions in Urban Japan, 1600-1868" di Nishiyama Matsunosuke (tradotto da Gerald Groemer);
"Emperor Of Japan: Meiji And His World, 1852-1912" sempre di Donald Keene;
"Shogun" di Arthur Lindsay Sadler, biografia di Tokugawa Ieyasu, che assieme a Oda Nobunaga e Toyotomi Hideyoshi è definito, impropriamente, "padre fondatore" del Giappone;
"The Making of Modern Japan" di Marius Jansen, che fa un sunto della storia giapponese dal periodo Tokugawa ad oggi;
Italiani e tradotti in italiano:
"Storia del Giappone" di Rosa Caroli e Francesco Gatti;
"Lo spirito del Giappone" di Leonardo Vittorio Arena, anche se forse è un po' ostico per chi è proprio a digiuno di Giappone e di filosofia del liceo;
"L'ideale della via" di Aldo Tollini;
"Il pensiero giapponese classico" di Massimo Raveri;
"101 storie zen" di Senzaki Nyogen e Paul Reps;
"Ore giapponesi" di Fosco Maraini, importante orientalista italiano che collaborò spesso con Giuseppe Tucci, forse l'unico libro che potrebbe effettivamente interessarti.
Personalmente ritengo che i saggi da soli non bastino a dare l'idea di una qualunque cultura, per cui ti consiglierei anche "La storia di Genji" di Murasaki Shikibu, tradotto in italiano dal giapponese tardoantico da Maria Teresa Orsi e capolavoro dell'orientalistica italiana, assieme ai vari volumi editi dalla Marsilio Editori (lo Tzurezuregusa, l'Ise monogatari, i diari ("nikki", peculiare genere giapponese) di Murasaki Shikibu e Sei Shonagon (che erano dame di compagnia di due consorti imperiali rivali!), il Sumiyoshi monogatari...), il Kokinshu (antologia poetica risalente al IX-X secolo) e, se ti interessa la "filosofia del guerriero", l'Hagakure e "Il libro dei cinque anelli", di cui ti consiglio le traduzioni di Leonardo Vittorio Arena; inoltre, Royall Tyler ha tradotto in inglese l'Heike Monogatari, altra importantissima opera assimilabile (che gli esperti mi perdonino, è solo per fare un'analogia) ai nostri poemi cavallereschi, come l'Orlando innamorato e l'Orlando furioso.
Anche se non pare strettamente legato al Giappone, inoltre, il confucianesimo, che piaccia o meno, è alla base del pensiero dell'Asia orientale, per cui ti consiglierei di approfondirlo: per farti un'idea, ti raccomanderei i Dialoghi di Confucio tradotti da Tiziana Lippello e "Che cosa ha veramente detto Confucio" di Lionello Lanciotti.
Ovviamente anche in tempi moderni la scena letteraria giapponese è parecchio interessante: vedi Natsume Soseki, Dazai Osamu, Abe Kobo, Mori Ogai, Oe Kenzaburo, Mishima Yukio, Tawada Yoko, Murakami Haruki (de gustibus...), Banana Yoshimoto, Murakami Ryu (non imparentato con Haruki), Fumiko Enchi, Junichiro Tanizaki...insomma, di scelta ce n'è.
Infine, se ti interessa, su Coursera c'è un interessante corso completamente gratuito che potrebbe fare al caso tuo: Words Spun Out of Images: Visual and Literary Culture in Nineteenth Century Japan, il cui docente, Robert Campbell, è noto non solo agli iamatologi, ma anche al grande pubblico giapponese (ha insegnato per quarant'anni in università giapponesi, e appare spesso in televisione).